giovedì 3 novembre 2011

Messina è tra le province più sicure d'Italia .Messina non è Sicilia


Dalla Gazzetta del Sud dell' 1 novembre 2011 a pg 31 dall'articolo di Mauro Cucè dal titolo "Criminalità, Messina tra le province più sicure Furti d'auto, rapine e scippi tra i reati "preferiti". Pochi i furti in appartamento rispetto al resto del Paese " leggiamo che "......... Navighiamo ben oltre la metà classifica, quasi in zona Europa League... Il pallone però non c'entra, parliamo del rapporto sulla criminalità, presentato ieri da Il Sole-24 Ore che ha elaborato i dati dell'Associazione nazionale forze di Polizia. Che Messina sia una provincia tra le più "sicure" d'Italia non è però una novità: da anni, infatti, le classifiche dei vari organi specializzati lo evidenziano, a conferma anche dell'ottimo lavoro svolto in riva allo Stretto dalle forze dell'ordine. Ma andiamo ai numeri che meglio di qualunque altro commento fotografano la situazione. Messina nella classifica del rischio criminalità è al 70. posto..........A Catania spetta la leadership in Sicilia tra le province più insicure, seguita da Palermo, Caltanissetta e Trapani. Ma è analizzando le classifiche nel dettaglio che si traggono ulteriori spunti di riflessione...... Messina è 57esima in Italia...........Nella provincia dello Stretto la nostra criminalità si dedica poco o nulla ai furti in appartamento (98esimo posto su 103 province) e ai borseggi (94. posto)......"Quello che possiamo dire ancora una volta è che Messina non è Sicilia.

venerdì 28 ottobre 2011

Il Campanile tra le prime tre Torri-orologio d'Europa dalla Gazzetta del Sud

Il Campanile tra le prime tre Torri-orologio d'Europa di Lucio D'Amico (tratto dalla Gazzetta del Sud)

http://ww1.unime.it/rassegna_stampa/viewBlob.php?num=20464

domenica 19 settembre 2010

VIVA IL CICLISTA MESSINESE VINCENZO NIBALI.MA NON CHIAMATELO SICILIANO.LUI E' MESSINESE!


IL MESSINESE Vincenzo Nibali ha vinto l'edizione 2010 della Vuelta. Il ciclista MESSINESE trionfa ed entra nella storia del ciclismo italiano, visto che e' il primo azzurro ad aggiudicarsi il Giro di Spagna dopo Marco Giovannetti nel 1990. Nell'albo d'oro della corsa spagnola succede ad Alberto Contador e Alejandro Valverde che avevano vinto rispettivamente le edizioni 2008 e 2009. Nibali, che era salito sul podio anche allo scorso Giro d'Italia conquistando il terzo posto finale, si aggiudica la Vuelta grazie alla sua straordinaria regolarita' e alla capacita' di resistere alla fatica nelle tappe di montagna. Dopo avere conquistato la maglia rossa di leader al termine della 14esima tappa a causa dell'abbandono di Igor Anton per una brutta caduta, il MESSINESE e' stato costretto a cederla a Rodriguez alla 16esima frazione, per poi riconquistarla durante la splendida crono di giovedi' a Penafiel. Nibali ha dovuto battersi fino alla fine, resistendo sabato agli attacchi di Mosquera sulla terribile Bola del Mundo, riuscendo a correre con grande intelligenza e senza mai rischiare di perdere i 50 secondi di vantaggio che aveva sullo spagnolo. La tappa odierna della Vuelta 2010 e' stata vinta dall'americano Tyler Farrar. GRANDE A VINCENZO CHE E' MESSINESE, NON SICILIANO.

sabato 4 settembre 2010

GRANDE VITTORIA DELLA "BIRRA MESSINA".L'ANTITRUST DICE CHE LA DICITURA "BIRRA MESSINA" RIMANE INTEGRA!


GRANDE BIRRA MESSINA! LA DICITURA "BIRRA MESSINA" RIMARRA' INTEGRA SULLA BOTTIGLIA.DOPO LA VITTORIA CON L'ELIMINAZIONE DELLA DICITURA "BIRRA DI SICILIA" E IL SIMBOLO SICILIANO DELLA TRINACRIA, ARRIVA UN'ALTRA BELLE NOTIZIA.ANCHE LA DICITURA "TRISCELE ANDRA' VIA.L’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e in particolare la Direzione Generale per la tutela del consumatore nel settore agroalimentare, ha valutato il ricorso presentato circa un anno fa da un'associazione di consumatori.Sulle bottiglie della Birra Messina in vendita tra sei mesi ci saranno delle novità. L’etichetta infatti non riporterà più ,tra le altre cose, il simbolo della Triscele (che rappresenta la Sicilia su un prodotto che siciliano non è più per fortuna!).GRANDE BIRRA MESSINA,l'unica che porta il nome della nostra città.SIAMO CON TE.BEVIAMO E FATE BERE LA BIRRA MESSINA.(Adesso per festeggiare ne compro più cassette).

venerdì 20 agosto 2010

UN ASSESSORE SICILIANO ANNUNCIA CHE I LITFIBA NON VERRANNO PIU' INVITATI IN SICILIA; ALLORA POTRANNO VENIRE A MESSINA!


Da http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=115027&sez=SPETTACOLO «I Litfiba hanno offeso l'intelligenza dei giovani siciliani, almeno di quelli, e sono proprio tanti, che sanno ascoltare buona musica senza farsi fuorviare da squallidi messaggi populisti e demagogici. Parafrasando una loro canzone, li invito a non alimentare quell'ignoranza che uccide più della fame». Lo afferma l'assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Palermo Eusebio Dalì dopo aver assistito nei giorni scorsi al concerto dei Litfiba a Campofelice di Roccella, nel palermitano, nel corso del quale, lo scorso 13 agosto, il leader della rock band, Piero Pelù, «ha lanciato delle invettive contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - denuncia Dalì - accusando lui e i suoi più stretti collaboratori di collusione con la mafia, denigrando il popolo siciliano»......... «Invito - aggiunge - l'incolpevole sindaco Vasta e tutti i primi cittadini della Sicilia a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi. E invito i Litfiba - conclude Dalì - a chiedere scusa alla Sicilia, ai siciliani che sono per la stragrande maggioranza persone oneste e libere, e fare solo e semplicemente musica, lasciando stare la volgare propaganda, che tocca temi e concetti che di fatto disconoscono». . A parte che i Litfiba se la sono presa con un siciliano di Catania ovvero Dell'Utri e non con tutti i siciliani.Ma noi messinesi non vogliamo fare i difensori dei siciliani che sanno da soli come difendersi.Non hanno bisogno dei messinesi.In ogni caso se non andranno più in Sicilia, i Litfiba (anche se non è un gruppo che amo politicamente) sono benvenuti a Messina.

martedì 17 agosto 2010

Aboliamo la vara e devolviamo quelle ingenti spese (150.000 EURO!!!) per i disoccupati di Messina, per le spese comunali (quelle utili!)

Moltissimi di noi si chiedono a cosa serva la vara se non , a nostro parere, a sperperare danari (150.000 EURO!!!!!) che potrebbero essere utilizzati per i disoccupati di Messina,per chi sta ancora nelle baracche, per le spese comunali (MA QUELLE UTILI)! Se poi si pensa che non è stato fatto passare il tram da via garibaldi per farvi passare la vara....Per fortuna questa manifestazione non è nota fuori Messina, altrimenti daremmo ,a nostro parere l'idea di una città preistorica ,attaccata a tradizioni inutili, dispendiose e borboniche.Come tutte le persone magari di cultura e pragmatiche (ma è una mia sensazione) non ho alcun interesse alla vara e penso che dovrebbe essere corretto che ,se davvero si vuole svolgere questa iniziativa, essa debba essere finanziata SOLO da quelli che la vogliono.Il sindaco metta una tassa ad hoc per i messinesi che vogliono la vara.Per chi non la vuole i soldi potrebbero essere destinati ai concittadini meno fortunati.Decine di migliaia di euro spese per questa vara e poi? Cosa ci resta? Niente. Ed allora aboliamo la vara ed utilizzamo i danari per cose produttive ,utili.Per fortuna ancora oggi la vara dura mezza giornata.Ecco non vorremmo un giorno trovarci a bloccare la città per più giorni (non solo uno) come fanno i catanesi per s.agata (altra iniziativa PER ME inutile ed improduttiva che denota a mio parere una città come città medievale, borbonica).Almeno Messina si dimostri città evoluta, moderna, europea ed utilizzi i soldi della vara per cose concrete.
ps:da http://www.enricodigiacomo.org/2008/08/vara-il-giorno-dopo-la-vara-e-i-messinesi-chi-tira-la-corda-e-chi-la-spezza/ sappiamo che si sono spesi "Ventiquattro mila euro per i fuochi d'artificio, 12 mila per la diretta televisiva" .Ma non solo.Leggiamo ancora che " Così la spesa per “la normale organizzazione della vara” – transenne, corde, illuminazione, tv, pubblicità - è di 150 mila euro circa....".

giovedì 12 agosto 2010

BASTA CON LA VENDITA A MESSINA DI GADGET (U "MAFIUSU", "IL PADRINO" etc etc)






Non sappiamo se sia apologia della mafia e non abbiamo la preparazione per capirlo però come l'anno scorso per primi noi http://messinanonesicilia.blogspot.com/2007/12/messaggio-lasciato-sul-blog-del.html , seguiti da un articolo della "Gazzetta del Sud" http://messinanonesicilia.blogspot.com/2008/08/le-magliette-mafiusu-sugnu-lavevamo.html (che avevamo chiamato queste come "magliette della vergogna") , ci chiediamo se sia giusto che alcuno negozi a Messina vendano t shirt o altri "souvenirs" con stampata la faccia de "IL Padrino", oppure tre immagini del mafioso con sottoscritto "Non sento, non vedo non parlo, I sicilia fui", immagini de "Lu mafiusu" o "la mafiusa", oppure ancora del siciliano "baciamo le mani".Se non ci sono illegittimità nell'esposizione di questi souvenirs (pseudo)siciliani a Messina, almeno riteniamo che sarebbe comunque meglio non venissero venduti.Siamo sicuri che non solo a Messina ,ma anche in Sicilia non sarebbe ben accetta la vendita di questi "souvernirs" , almeno a nostro parere, di dubbio gusto.